Breve storia
di un giovane comprensorio sciistico
Molto tempo prima che la cabinovia consentisse l’accesso al comprensorio sciistico di Reinswald/San Martino, per gli abitanti della Val Sarentino il Pichlberg era considerato da sempre il “monte di casa” su cui recarsi per andare al pascolo, accendere i tradizionali falò del “Sacro Cuore di Gesù” e praticare slittino e sci alpinismo durante l’inverno. E sempre a piedi, naturalmente.
Nel 1975, con la costruzione del primo skilift, fu realizzato anche il primo rifugio Pichlberg, per molti decenni un esercizio assai apprezzato da escursionisti e appassionati degli sport invernali che vi sostavano per riposarsi, rifocillarsi e trascorrere piacevoli momenti in compagnia.
![[Translate to Italiano:] Einkehrmöglichkeit für Familien und Skifahrer](fileadmin/user_upload/Restaurant-Genuss-Pichlberg-Sarntal-Suedtirol-62.jpg)
Oltre 40 anni dopo, nell’autunno del 2015, Peter Heiss ha dato il via al progetto di ammodernamento della baita, entusiasmando l’associazione “Mir Sarner” con la proposta di una nuova costruzione. I soci della neo-costituita “Pichlberg GmbH” sono 13 imprese artigiane della Val Sarentino, l’architetto ed un ex titolare della baita.
Il particolare progetto edilizio del ristorante Pichlberg voleva porre nuovi accenti: un’architettura moderna con ampie vetrate per ammirare l’esclusivo panorama, materiali edilizi naturali, pietra naturale e larice locale. Con eleganza spicca al sole il nuovo rifugio Pichlberg, in perfetta armonia con il caratteristico paesaggio montano che lo circonda.
![[Translate to Italiano:] Neues Genuss-Angebot im neuen Pichlberg](fileadmin/user_upload/Restaurant-Genuss-Pichlberg-Sarntal-Suedtirol-63.jpg)
A pochi metri di distanza è stata eretta anche la cappella dedicata a S. Giacomo, degno luogo in cui celebrare l’antica e tradizionale festa di S. Giacomo, aperto a tutti i visitatori del Pichlberg che desiderano farvi tappa per un momento di raccoglimento.
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